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Il Giardino degli Angeli di Castel San Pietro Terme

Il Giardino degli Angeli di Castel San Pietro Terme

L’ultima volta che sono stata al Giardino degli Angeli pioveva e così sono rimasta solo dieci minuti. Le bambine ci tenevano a rivedere il Giardino Segreto ispirato al romanzo di Frances Hodgson Burnett. Io volevo semplicemente salutare i tre piccoli nuovi salici che hanno sostituito quelli grandi e maestosi sotto cui mi sono fermata la prima volta che ci sono stata. Li hanno dovuti sostituire a causa di una malattia che li aveva intaccati e gravemente danneggiati.

Dieci minuti in un posto come il Giardino degli Angeli sono pochissimi eppure mi sono bastati per sentirne lo spirito e lasciarmi stupire ancora una volta dalla sua bellezza. È una bellezza a più livelli quella del giardino: l’estetica è curata nei minimi dettagli ma non è un’estetica fine a sè stessa. Ogni angolo del Giardino è fatto per accogliere: dai fiori all’orto, dal laghetto all’altalena del Giardino Segreto, tutto sembra avvolgere il visitatore in un abbraccio caldo ma mai opprimente. Ogni elemento del giardino sembra pronto ad ascoltare lacrime e sorrisi. Una musica ora dolce, ora intensa accompagna le passeggiate solitarie così come gli incontri attesi.

Se vi capita di passare da Castel San Pietro fermatevi in questo angolo di pace e mentre uscite fermatevi a leggere la Storia del Giardino che accoglie i visitatori al loro arrivo.

I salici del Giardino degli Angeli. Ottobre 2015

Il Giardino, infatti, ha una sua storia: una storia di dolore ma soprattutto una storia d’amore. Il giardino è stato voluto da Antonella e Valerio per ricordare Sara, la loro bambina, morta a 14 anni a causa di una malattia metabolica. Ogni spazio del Giardino ricorda un tratto della breve vita di Sara e allo stesso tempo permette a chi lo desidera di entare in contatto con i propri vissuti. Ci si può fermare a leggere lle frasi riportate sui piccoli pannelli, oppure lasciarsi rapire dalla pace e dalla speranza che permea il Giardino.

Il nome del Giardino è legato al desiderio dei genitori di Sara di dedicare questo spazio ” a tutti i Figli e ai loro genitori, accomunati da un doloroso destino”.

Giardino degli Angeli. Ottobre 2015

Le mie figlie, complice la lettura del romanzo, amano molto il Giardino Segreto, uno spazio che nelle intenzioni di chi lo ha voluto è un inno all’amicizia. È un legame l’amicizia e a ben pensarci tutto il Giardino celebra i legami: quello tra l’uomo e la natura, quello tra le persone su questa terra e quello misterioso e grande che unisce chi sta in terra a chi questa l’ha già lasciata. E di questo non si può che essere grati a chi lo ha voluto, lo ha realizzato e continua a farlo vivere con dedizione e amore.

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