Se si chiama corridoio si può correre
“Se si chiama corridoio vuol dire che si può correre! Altrimenti non si chiamerebbe corridoio! Perchè continuate a dire che non si può correre?”. Qualche tempo fa, il selvaggio è entrato a gamba tesa in un dialogo tra me e Stella, la mia amica maestra per caso.
Mentre prendevamo un caffè al tavolino di un bar, Stella mi raccontava le sue dis-avventure scolastiche. Tra queste, la difficoltà a convincere i bambini, specie i più piccoli, dell’inopportunità di correre in corridoio. Ed è proprio a questo punto che il selvaggio, alzando il viso dal suo bombolone alla crema, ha espresso la sua certezza etimologica.
Il selvaggio, evidentemente, è uno di quelli a cui la regola di non correre in corridoio proprio non va giù. In fin dei conti, quei corridoi, o come si dice in Sardegna “anditi”, lunghi e spaziosi sembrano costituire un invito alla corsa. Sembrano progettati apposta per lanciarsi come piccoli Bolt in pista.
E a dirla tutta, quel “in corridoio non si corre!”, ripetuto da generezioni di insegnanti e collaboratori scolastici, molti di noi non l’hanno mai compreso. Ai tempi della scuola appariva un monito insensato. E ancora adesso che sappiamo che in corridoio non si corre per evitare di disturbare chi sta lavorando oltre le porte, ogni tanto ci viene da domandarci, perchè quel luogo in cui è vietato correre si chiami “corridoio”.
Il dizionario sembra dare ragione al selvaggio: “der. di correre, propr. «luogo dove si corre»” sil legge nell’edizione online del Treccani. Nel gergo politico il corridoio è un luogo in cui corrono le voci e in quello calcistico è lo spazio in cui ci si insinua tra gli avversari per improvvisare un’azione offensiva. Va da sè che questa non venga portata avanti camminando lentamente.
Ma c’è di più. Qualcuno, che evidentemente ha conservato uno spirito bambino e il gusto di giocare con le parole, mi ha fatto notare che effettivamente in corridoio non si può correre ma si deve “corridere“, ossia “correre ridendo”. E probabilmente la scuola ha davvero bisogno di luoghi in cui “correre e ridere” contemporaneamente. Anche mascherinati e distanziati!
Foto di Ben Kerckx da Pixabay
Apprezzo molto quando si va a vedere l’etimologia dei termini e il loro significato! Ovviamente, essendo un’educatrice, concordo su questa idea di corridoio ?
Mi sono ripromessa di andare in biblioteca a consultare qualche testo sacro di etimologia.
Bellissimo! Sai che non ci avevo mai pensato? I bambini son troppo avanti!
Credimi, ci ha davvero strappato un sorriso
Molto simpatico e dotato di senso di logica il tuo selvaggio!
Ah ah! Non ci avevo pensato!
Se qualcuno dei tuoi alunni dovesse dire una cosa simile, mi raccomando: avvertimi!
ciao quando insegnavo a scuola far capire di non correre in corridoio era una ardua impresa. In realtà noi insegnanti non vogliamo che corrano perchè c’é il rischio che si facciano male e la colpa è dell’insegnante e poi correndo i bambini fanno chasso Ma chiaro, se c’è un corridoio ed è lungo … è così dire loro di no È come stroncare la natura alla natura ma …
grazie e ciao